venerdì 20 dicembre 2013

"Cos'hai chiesto a Babbo Natale? E alla Befana?"

A bruciapelo. Ho mandato un messaggio agli amici, mentre guidavo sotto la pioggia e loro facevano altro, in mezzo al nostro tempo.
Li riporto fedelmente, più genuini e a modo loro toccanti, anche aiutati dal T9.

Le ragazze più eteree,
"caro babbo natale, vorrei viaggiare ovunque, posso?" (rispettosa)
"io niente tu?" (titubante)
anche in una seconda versione più perentoria "Niente, tu?"
"a babbo un occhio nuovo, alla befana un lavoro nuovo. E' chiedere troppo?" (oggettiva)
"Il doppio ciddi di lorenzo" (pratica)
"Ecco dove sbaglio non chiedo mai niente..." (sconsolata)
"Ah! Perchè si poteva chiedere?" (dubbiosa)
"Di farmi vivere." (molto [poco] definita)
"Io niente ormai non ci credo più...(omissis)...e te ci credi ancora?" (speranzosa)
"Bho, Tu? Ahha. Suggerisci." (banderuola)
"Mi servirebbe l'agendina della comix, non gliel'ho chiesta ancora." (preparata)
"Amorino tanto amore!" (sentimentale)
"Di vedere le sorelle Scozzafava prima di morireeeee!?! (provocatoria)
"Io vorrei un bel viaggiooo" (ottimista)
"Una scopa nuova!" (disincantata)
"Perchè?" (diffidente)
"Tanta serenità...Nulla di materiale..." (astratta)
"Niente, sono stata cattiva..." (penitente)

I ragazzi più terreni,
"Ancora nulla. Ma faccio un pensierino per la befana." (sacrificato)
"Son loro che han chiesto a me." (megalomane)
"A babbo natale ho chiesto la befana e alla befana...dovresti saperlo" (villanoMArpione)
"Serenità" (anticonformista)
"A babbo natale più relax alla befana più pelo" (imbarazzante)
"? Nn saprei proprio, mi cogli impreparato!" (ritardatario)
"Una femmina vogliosa" (esplicito)
"Tanti doni perchè son tanto bravo" (genuino)
"Credito" ([s]misurato)
"Direi nulla....Mai fatto richieste....Sono noioso e vecchio." poi in un impeto di ritrovata vitalità "Anzi, 6 mesi di palestra x rimettermi in forma strepitosa. Piacciono i muscoli?" (opportunista)


Caro Babbo Natale ma ancor più cara Befana
(tanto lo so che state insieme)
quest'anno esaudite i desideri dei miei amici,
io non voglio altro,
ho già loro
con cui giocare. (ruffiana)

   anche vostra
              Vera


sabato 14 dicembre 2013

Life is.

Quelli del "Tienimi il posto accanto al tuo."
Quelli che paiono incollati alla sedia.
Quelli che si rovinano con l'alcool e continuo a non capire.
Quelli del "Esco stasera così per capodanno sono a posto."
Quella del "Ballo solo se mettono gli Abba!," e Mamma mia, fu.
Quelli che scoprono insperata un'altra metà per i balli di coppia.
Quello che la cravatta non è mai dove dovrebbe essere.
Quelli del "Ma il caffè l'hanno già servito?"
Quelli che sul palco non ci sanno stare ma anche sotto non è facile.
Quello del "Ti scorto fino alla macchina" e poi a braccetto la strada per il guardaroba e la sua auto gliele trovo io.
Quelli che si sono spesi il bacio della buona notte di buon auspicio per il 2014.


giovedì 12 dicembre 2013

La serata dei papà.

Giovedì. Non mi sono accorta subito. Solo alla quinta o sesta settimana guardandomi attorno ho realizzato. Alle 21.15 ad attendere la fine dell'allenamento dell'under 13 di basket solo i papà. Né nonni, né zii (che già ce li accompagnano), né vicini di casa né baby sitter. Qualcuno evidentemente di ritorno dal lavoro, chi in tuta ad un passo dal pigiama. Mi sento discriminata, le altre mamme vengono lasciate a casa a finire i compiti con i figli, a cucinare e sistemare casa. D'accordo nessuna di queste attività mi interessa ma forse mi piacerebbe ogni tanto che qualcuno mi 'risparmiasse' un'uscita serale per il piacere di farla al posto mio. Probabilmente nemmeno glielo lascerei fare vero ma vorrei poter rifiutare l'offerta.
D'accordo, mi è passato il momento-calimero, si ricomincia. Va bene così. Sono certa che da qualche parte nel mondo una mamma sta scrivendo "Se solo mi lasciassero uscire a prendere i ragazzi in palestra invece di cucinare lasagne tutti i giovedì." Le proporrò uno scambio di tanto in tanto, adoro preparare le lasagne.

sabato 7 dicembre 2013

Lettera aperta.

L'uomo è cacciatore, è scritto nella storia.
La donna è preda, è scritto nel manuale del cacciatore.
Ci somigliamo, viviamo entrambi di adrenalina tu nel cacciare io nel salvare la pelle. E' istinto, strategia e tattica. Prepari trappole che io evito. Andiamo avanti così, stuzzicando uno la natura dell'altro.
Fino a quando un giorno il cambiare dei venti porta l'odore del passaggio di un'altra pantera che fiera, sinuosa e veloce, solletica la tua indole. Ti allontani rapito dalla nuova sfida.
Sapevamo entrambi potesse andare così ma quando vinto dopo tempo spunti all'orizzonte di ritorno dalla battuta non aspettarti che mi consegni mansueta per appagare il tuo ego ferito.
A questo punto invece, caro il mio cacciatore, guardati le spalle.